La presente ricerca intende presentare un esempio di sinergia – dai grafologi inizialmente sottovalutata, ma via via sempre più riconosciuta – tra paleografia e grafologia, fornendo un saggio della metodologia paleografica necessaria a grafologare scritture della prima Età moderna, ovvero scritture ancora canonizzate ma già dotate di una certa personalizzazione. I campioni adottati allo scopo appartengono a Martin Lutero e Giovanni Calvino, massimi riformatori del Cristianesimo d’Occidente.